ADAMaP (Archivio Digitale degli Antichi Manoscritti della Puglia. Censimento e ricostituzione virtuale della biblioteca)

Autore: 
a cura di Rosario Coluccia e Antonio Montinaro

 

ADAMaP (Archivio Digitale degli Antichi Manoscritti della Puglia. Censimento e ricostituzione virtuale della biblioteca) nasce nel 2009 sotto la direzione scientifica di Rosario Coluccia (autore di ricerche e studi pluriennali sull’argomento), con la collaborazione del suo allievo Antonio Montinaro.

Il progetto è rivolto al recupero e alla valorizzazione del patrimonio testuale manoscritto in italoromanzo prodotto in Puglia dal secolo XIII fino al secolo XV, cioè dal momento in cui si registrano le prime testimonianze in volgare fino all’età in cui prendono campo forme diverse di erudizione e di antiquaria con la costituzione di biblioteche e di collezioni di varia natura (si accolgono in modo mirato e in via eccezionale anche alcuni testimoni risalenti al secolo XVI). Dei codici pugliesi, talvolta decorati, è rimasto in sede assai poco: le testimonianze di un passato di notevole spessore culturale e linguistico sono oggi variamente dislocate, in biblioteche e archivi tutti lontani dalla regione di origine e anche fuori d’Italia. Sotto questo aspetto è particolarmente significativa la presenza a Parigi, presso la Bibliothèque Nationale, di codici appartenuti a disperse biblioteche signorili salentine del secolo XV; altri testimoni di opere pugliesi sono a Perugia, a Firenze, a Milano, a Copenaghen, a Londra, a Vienna, ecc.

La prima parte del progetto si è articolata in tre fasi.

1. Censimento e catalogazione. Il censimento e la catalogazione hanno mirato a recuperare le testimonianze scritte di origine pugliese, avendo come bacino di indagine non tanto il territorio regionale con le sue biblioteche e i suoi archivi pubblici e privati (poco o nulla è rimasto in sede), ma le biblioteche e gli archivi italiani e stranieri dove simili testimonianze siano oggi reperibili. Si è ricorso a fonti secondarie (cataloghi, repertori, ecc.) e a ispezioni dirette nei luoghi di conservazione nazionali ed esteri. Si sono registrate sistematicamente opere di natura letteraria o paraletteraria, mentre si sono accolti in maniera non sistematica anche codici di natura amministrativa, contabile e archivistica (costituzioni, statuti, bandi, ecc.) e alcuni testi in caratteri greci, relativamente copiosi in area salentina dove precedono le prime attestazioni in caratteri latini. In una fase successiva verranno censite sistematicamente le testimonianze amministrative, i codici in caratteri greci e anche quelli in caratteri ebraici, pure ben presenti in zona per tutto il Medioevo.
2. Redazione di schede descrittive. Si sono approntate articolate schede descrittive dei manoscritti e della tradizione dei testi da essi tramandati, leggibili sia a corredo della visualizzazione dei codici (nella Biblioteca digitale) sia autonomamente (nella Banca dati).
3. Digitalizzazione. Si è riprodotto (con opportune autorizzazioni) in formato digitale un campione dei manoscritti e delle edizioni antiche, per tale via offerti alla consultazione di utenti di diversa formazione e specializzazione. L’operazione di digitalizzazione ha permesso di ricomporre e riunificare in modalità virtuale la biblioteca manoscritta pugliese, ricostituendo un archivio che contiene i dati essenziali circa l’esistenza e il reperimento di tale patrimonio.

I risultati conseguiti sono consultabili, liberamente (senza registrazione) e gratuitamente, sul sito raggiungibile all’indirizzo www.adamap.it, allestito grazie a uno sforzo collettivo condiviso con una squadra di redattori ed esperti informatici: Sabrina Bini, Vito Luigi Castrignanò, Francesco G. Giannachi, Marco Maggiore e Stella Trazza (redattori), Diego Bergamo (ingegnere informatico) e Tonia Bruno (grafico informatico).

Il progetto, promosso dalla Città di Cavallino, è realizzato presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università del Salento ed è finanziato dal CUIS (Consorzio Universitario Interprovinciale Salentino) e dalla FCRP (Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia).

Con l’ultimazione del sito e la sua pubblicazione su DVD per consentire la consultazione anche off-line, si è conclusa la prima fase del progetto ed è iniziata contestualmente la seconda. Gli obiettivi posti per ADAMaP 2.0 sono l’estensione del censimento anche ai manoscritti in caratteri ebraici (cui si dedicheranno apposite schede) e la creazione di un archivio in cui si immetteranno le opere tramandate dai testimoni censiti, all’interno del quale si potranno eseguire dettagliate ricerche testuali.

Con l’aggiunta di questi ulteriori tasselli la Puglia si riapproprierà di un segmento importante del proprio patrimonio codicologico, storico-culturale e linguistico, altrimenti destinato a rimanere disperso e irrimediabilmente lontano dai confini regionali, offrendolo a tutti coloro che per motivi diversi, studio, passione o semplice curiosità, vorranno ad esso avvicinarsi.

Università del Salento, Pensa Multimedia, 2012