Antonio Veneziano, Libro delle rime siciliane

Autore: 
edizione critica a cura di Gaetana Maria Rinaldi, revisione dell’edizione di Francesco Carapezza, Costanzo Di Girolamo, Pasquale Musso e Francesca Sanguineti

 

Gaetana Maria Rinaldi (1941-2011) ha lasciato inedita la sua edizione del Libro delle rime siciliane di Antonio Veneziano, alla quale aveva lavorato per più di trent’anni. Il testo che qui si presenta è in ogni parte definito, mentre incompleto è il commento, che si proporrà in un prossimo futuro una volta che sarà stato integrato da uno o più studiosi.

Veneziano (Monreale 1543 - Palermo 1593), uomo di solida formazione umanistica, fu vicino alla corte vicereale di Sicilia ed ebbe incarichi di una certa importanza, nonostante i suoi frequenti infortuni giudiziari, sia a Monreale che a Palermo. È questa la prima edizione critica del suo canzoniere, una raccolta di 807 canzuni (ottave siciliane) più cinque componimenti lunghi per un’estensione pari ai Rvf di Petrarca. L’individuazione dell’autografo, di cui tutti gli altri testimoni sono copie, ha permesso all’editore di fissare un testo sicuro e nello stesso tempo di escludere, anche con l’aiuto dello studio rigoroso delle rime, una quantità non piccola di componimenti apocrifi infiltratisi nel corpus autentico nel corso dei secoli, a cominciare dai «Proverbi». L’opera nel suo complesso ha i caratteri di un libro d’autore, sebbene non strutturato in maniera compiuta in ogni parte (maggiormente nelle sezioni iniziali, meno in quelle che seguono), e si presenta come un esemplare preparatorio, anche nell’apparato decorativo (illustrazioni a penna talora a piena pagina), di una stampa che in vita del poeta non ci sarà mai: Veneziano morì improvvisamente, nel pieno delle sue attività, nell’esplosione del carcere-polveriera del Castello a Mare, dove era detenuto.

Raffinato petrarchista, ammirato da Cervantes che aveva stretto con lui amicizia durante la comune prigionia ad Algeri e gli aveva dedicato un poemetto (ospitato nell’autografo), Veneziano piega la sua lingua poetica alle modalità più variate: dalla poesia amorosa di livello alto a quella a sfondo erotico con insolite punte realistiche, a quella di sdegno o di disamore, alla satira e alle canzuni d’occasione, come la supplica a un patruni di riavere il permesso di portare le armi o la richiesta di riappacificazione rivolta alla severa mamma bella. L’edizione di Gaetana Maria Rinaldi offre per la prima volta allo studio degli specialisti e all’apprezzamento dei lettori il canzoniere di un grande poeta, finora pressoché sconosciuto, del Rinascimento europeo.

INDICE. Presentazione di Costanzo Di Girolamo – L’edizione delle rime di Antonio Veneziano di Gaetana Maria Rinaldi – Descrizione del ms. PR10 di Francesco Carapezza | Libro delle rime siciliane: [Epistola dedicatoria] – [Poesie in lode dell’autore] – [Celia.] Libru primu di li canzuni amurusi siciliani – [Epistola e ottave di Cervantes a Veneziano e sonetto di risposta di Veneziano] – Canzuni spirituali – L’agonia – La nenia – Libru secundu di li canzuni amurusi siciliani et alcuni di sdegnu – Sdegnu – [Canzuni] – Ottavi – Arangeida – Puttanismu – Cornaria – Amores Philippi Parutae | Sigle dei manoscritti e delle stampe – Sigle dei titoli – Apparato critico a cura di Pasquale Musso – Indice dei capoversi a cura di Francesca Sanguineti.

Palermo, Centro di studi filologici e linguistici siciliani, 2012.
Distribuzione: www.csfls.it o www.casalini.it