Incontro: La lingua italiana fattore portante dell'identità nazionale
Roma, Palazzo del Quirinale
La lingua italiana
fattore portante dell’identità nazionale
Roma 21 febbraio 2011 - Palazzo del Quirinale
Il 21 febbraio 2011 alle ore 11.00 avrà luogo al Palazzo del Quirinale un incontro su “La lingua italiana fattore portante dell’identità nazionale”, nell’ambito delle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. L’evento è promosso dalla Presidenza della Repubblica con la collaborazione dell’Accademia dei Lincei, dell’Accademia della Crusca, dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana e della Società Dante Alighieri. L’incontro sarà aperto da Gianni Letta in rappresentanza del Governo. Seguirà un filmato realizzato da Giovanni Minoli con i materiali d’archivio della RAI. Quindi Giuliano Amato, Presidente del Comitato dei Garanti del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, introdurrà l’iniziativa affrontando il tema “La lingua italiana e l’unità nazionale”. Seguiranno gli interventi di personalità del mondo accademico e culturale: Tullio De Mauro su “L’Italia linguistica dall’Unità all’età della Repubblica”, Vittorio Sermonti su “La voce di Dante”, Luca Serianni su “La lingua italiana nel mondo”, Carlo Ossola su “I libri che hanno fatto gli italiani”, Nicoletta Maraschio su “Passato, presente e futuro della lingua nazionale” e Umberto Eco su “L’italiano del futuro”. Le riflessioni sul rapporto tra la lingua italiana e l’identità della nazione saranno intervallati da letture di brani letterari che hanno segnato l’evoluzione della lingua nazionale, da parte di Fabrizio Gifuni, Umberto Orsini, Ottavia Piccolo, Toni Servillo e Pamela Villoresi. Due pagine musicali saranno interpretate da Roberto Abbondanza (baritono) e da Federico Amendola (pianoforte). Nella stessa giornata sarà aperta nella Sala delle Bandiere del Quirinale la mostra “Viaggio tra i capolavori della letteratura italiana. Francesco De Sanctis e l’Unità d’Italia”, promossa dalla Fondazione De Sanctis, che sarà aperta al pubblico da martedì 22 febbraio a domenica 3 aprile: “Un viaggio - ha scritto il Capo dello Stato nel catalogo dell’esposizione - tra i capolavori che hanno radicato in noi il sentimento di appartenere a una comunità di lingua e di ideali”.
“Oggi la nostra lingua vive un momento di grande vitalità; si confronta con le altre lingue del mondo in tutta la sua giovinezza - 150 anni per una lingua scritta e parlata da un’intera comunità nazionale sono davvero pochi - ma anche in tutta la sua vecchiaia. Se partiamo da Dante e dal fiorentino poi fatto italiano la nostra lingua non ha un secolo e mezzo di vita ma più di sette” commenta Nicoletta Maraschio, Presidente dell’Accademia della Crusca; auspicando che “queste celebrazioni possano essere un’occasione straordinaria per diffondere nelle giovani generazioni la consapevolezza, purtroppo non ancora abbastanza diffusa, dell’importanza dell’italiano e dell’intera nostra storia linguistica: una storia ricca e complessa, basata su delicati equilibri che sarà loro compito rispettare e valorizzare”.