La lingua della grazia. Indagini sul De vulgari eloquentia
Il volume raccoglie una serie di contributi dedicati ad aspetti salienti della linguistica generale dantesca (natura ‘biplanare’ del signum, aspetto momentaneo del ‘primo atto di parola’ o primiloquium, ‘stampo linguistico’ o forma locutionis, linguaggio dei gesti e prima locutio) e all’interpretazione puntuale di passi problematici che hanno da sempre rappresentato un vero e proprio rompicapo esegetico (la superiore ‘nobiltà’ del volgare rispetto al latino, la nozione di ‘volgare di metà Italia’, il giudizio sul mantovano dell’età di Sordello). Nell’ampio studio panoramico che apre e dà il titolo al libro il metodo investigativo di taglio storico-linguistico, messo a punto anche nell’identikit di un toponimo dal nome foscamente evocativo (Identificazione di una città dantesca), permette di avanzare nuove proposte per la comprensione di termini-chiave della speculazione sul linguaggio, dove viene dato uno speciale rilievo alla nozione di ‘lingua della grazia’ per i riflessi che avrà nella produzione poetica dell’autore. Completano il libro ricchi Indici e brevi sintesi dei temi affrontati da ciascun saggio.
Esedra Editrice – Collana: Il drappo verde – pp. 260 – Edizione: 2016.