Ma non si dovrebbe insegnare anche la lingua italiana?
Il documento allegato è stato sottoscritto unitariamente dai membri del Direttivo dell'ASLI e della Giunta dell'ASLI Scuola (e inviato al MIUR), dopo aver preso visione delle prove del concorso a cattedre di materie letterarie (ex-classi di concorso A043 e A050) dello scorso 2 maggio e aver rilevato la totale mancanza di quesiti sulla lingua italiana.
Riportiamo anche il testo del messaggio inviato dal presidente dell'ASLI e membro della giunta ASLI Scuola, Prof.ssa Rita Librandi.
Care socie, cari soci,
appresi i contenuti e le modalità con cui si sono svolte le recenti prove del cosiddetto concorsone per la Scuola, il Direttivo dell'ASLI e la Giunta dell'ASLI Scuola hanno avuto negli ultimi giorni un dialogo serrato e hanno infine deciso di redigere il documento che qui alleghiamo per denunciare un fatto che ci è sembrato particolarmente grave: la totale assenza di quesiti linguistici in una prova peraltro sovraccarica di domande (tutte di natura letteraria).
Fatti come questo sembrano vanificare lo sforzo che, assieme ad altre associazioni accademico-scientifiche, l'ASLI ha sostenuto negli ultimi anni per una necessaria correzione di rotta nella formazione dei docenti di scuola. Non pensiamo che la guerra sia persa, ma certo un episodio come questo sollecitava naturalmente il nostro fermo intervento.
Confidiamo che la lettera allegata possa costituire l'avvio di una nuova serie di contatti diretti con le strutture ministeriali preposte alla formazione degli insegnanti. Insomma, udite le trombe del ministero, abbiamo suonato le nostre campane. E speriamo che a qualcosa serva. Ogni contributo da parte vostra, specie nella sensibilizzazione degl'insegnanti su questi temi, ma anche nel dibattito interno all'ASLI, è naturalmente benvenuto. Per ora, il direttivo ha creduto opportuno agire autonomamente solo per assicurare un pronto intervento.
Un saluto cordiale: Rita Librandi e il direttivo dell'ASLI