Pocoinchiostro. Storia dell'italiano comune
«Nell’Italia del passato il faro del sapere è stato posto troppo in alto, tanto da illuminare i cieli del mondo intero, lasciando però al buio molti parlanti delle terre su cui si ergeva»
Non solo Dante, Leopardi, Manzoni: nella costruzione della lingua italiana un ruolo importante è quello svolto da tanti umili personaggi senza nome, privi di prestigio e spesso di cultura. Ma il loro prezioso contributo - messo in risalto nel libro - rivela aspetti della comunicazione altrimenti condannati per sempre all’oblio collettivo. Pocoinchiostro, il soprannome di un giovane che negli anni dell’Unità stilava lettere di ricatto per le bande di briganti analfabeti, allude anche all’attuale affermazione dei nuovissimi mezzi digitali, che hanno ridotto l’inchiostro a simbolo obsoleto.
Pietro Trifone è professore di Storia della lingua italiana nell’Università di Roma «Tor Vergata». Per il Mulino ha già pubblicato: «Malalingua. L’italiano scorretto da Dante a oggi» (2007), «Storia linguistica dell’Italia disunita» (2010) e «La lingua del teatro» (con C. Giovanardi, 2015).
Il Mulino - collana "Intersezioni" - pp. 248 - anno di pubblicazione 2017.