Primo Dizionario aereo italiano (futurista)

Autore: 
Filippo Tommaso Marinetti e Fedele Azari - Saggio introduttivo di Stefania Stefanelli

 

L`entusiasmo per la modernità e l’esaltazione della macchina sono temi ricorrenti e fondativi del Futurismo fino dall’esordio del movimento, in quel primo manifesto pubblicato da Marinetti nel 1909 su «Le Figaro», grazie all’intercessione paterna presso uno degli editori del quotidiano: non soltanto «gli automobili famelici» che ruggiscono sotto le finestre, ma anche «i piroscafi avventurosi che fiutano l’orizzonte, le locomotive dall’ampio petto che scalpitano sulle rotaie, come enormi cavalli d’acciaio imbrigliati di tubi, e il volo scivolante degli aeroplani, la cui elica garrisce al vento come una bandiera e sembra applaudire come una folla entusiasta». Fa qui la sua prima comparsa l’immagine dell’aeroplano, non soltanto come emblema della modernità, al pari delle altre macchine, ma soprattutto come espressione di un nuovo modo di sentire, che il Futurismo propugnava, improntato allo svincolamento dai parametri estetici tradizionali ‒ la successione temporale nel dire, quella spaziale nello scrivere, la norma della prospettiva in pittura ‒ e dominato dalle leggi della velocità.

Ristampa anastatica, Firenze, Apice libri, 2015